Breve Storia delle Terme
Il toponimo Abano contiene un riferimento all’acqua sia per la presenza della radice indoeuropea - “ap”, sia per l’associazione al dio Aponus, che significa “senza dolore”, tutelare delle fonti termali in età paleoveneta e romana. Le origini delle cure termali risalgono all’VIII secolo a. C., quando gli antichi abitanti della zona si recavano al vicino lago sacro, che si estendeva nel territorio delle attuali Terme Euganee, per compiere riti legati al recupero della salute e bevevano l’acqua terapeutica dai recipienti di ceramica. Secondo la leggenda lo stesso Ercole che, passando per la terra di Apono, fondò il culto di Gerione, misterioso dio, imprigionato nelle viscere della terra, che profetizzava il futuro attraverso un sacerdote o una sacerdotessa, capaci di interpretare le profezie del dio attraverso le acque termali. Dopo il 49 a.C. si formò un ceto alto borghese dei popoli locali romanizzati, che ad imitazione degli alti ceti di Roma diede grande importanza alle terme favorendo l'istituzione di bagni pubblici e di stabilimenti termali trasformando completamente il santuario. L'antica frequentazione delle terme è documentata fino a tutto il V secolo d. C.
Nel Medioevo, il territorio fu occupato dai Longobardi, Carolingi e Sassoni, i quali sconvolsero la vita di queste campagne. I primi documenti ufficiali che ci offrono informazioni su Abano risalgono al X secolo. Dal XII secolo il villaggio di Abano si sviluppa come centro rurale, sotto l’autorità vescovile padovana.
All'inizio dell'età moderna subentrò il patriziato veneziano nei territori confiscati ai nobili padovani ribelli. Nel Settecento l’affermazione dell’Illuminismo e degli interessi "enciclopedici" per tutti i saperi e in modo particolare per quelli legati alla natura hanno fatto riconsiderare il termalismo dedicandovi una grande quantità di studi che contribuì a riscoprire questa pratica terapeutica che anche se non era scomparsa, era di fatto poco considerata. Si avviò così nella zona del Montirone, ricca di sorgenti naturali, un’attività di ristrutturazione edilizia.
Dopo la Prima Guerra Mondiale la tradizionale attività legata alle cure termali conobbe un formidabile sviluppo dovuto alle nuove conoscenze tecnologiche che permisero l’apertura di pozzi artificiali nei pressi dei quali furono realizzati molteplici stabilimenti termali. Nel 1926 la gestione privata delle risorse termali passò al sistema delle concessioni pubbliche e grazie a questo provvedimento aumentò notevolmente il numero degli alberghi ad Abano. Nel secondo dopoguerra fu sviluppata una politica sanitaria di tipo assistenziale che permetteva la fruizione delle terapie termali ad un vastissimo pubblico e di conseguenza furono aperti numerosi pozzi artificiali e costruiti nuovi stabilimenti.
Breve Storia delle Terme
Il toponimo Abano contiene un riferimento all’acqua sia per la presenza della radice indoeuropea - “ap”, sia per l’associazione al dio Aponus, che significa “senza dolore”, tutelare delle fonti termali in età paleoveneta e romana. Le origini delle cure termali risalgono all’VIII secolo a. C., quando gli antichi abitanti della zona si recavano al vicino lago sacro, che si estendeva nel territorio delle attuali Terme Euganee, per compiere riti legati al recupero della salute e bevevano l’acqua terapeutica dai recipienti di ceramica. Secondo la leggenda lo stesso Ercole che, passando per la terra di Apono, fondò il culto di Gerione, misterioso dio, imprigionato nelle viscere della terra, che profetizzava il futuro attraverso un sacerdote o una sacerdotessa, capaci di interpretare le profezie del dio attraverso le acque termali. Dopo il 49 a.C. si formò un ceto alto borghese dei popoli locali romanizzati, che ad imitazione degli alti ceti di Roma diede grande importanza alle terme favorendo l'istituzione di bagni pubblici e di stabilimenti termali trasformando completamente il santuario. L'antica frequentazione delle terme è documentata fino a tutto il V secolo d. C.
Nel Medioevo, il territorio fu occupato dai Longobardi, Carolingi e Sassoni, i quali sconvolsero la vita di queste campagne. I primi documenti ufficiali che ci offrono informazioni su Abano risalgono al X secolo. Dal XII secolo il villaggio di Abano si sviluppa come centro rurale, sotto l’autorità vescovile padovana.
All'inizio dell'età moderna subentrò il patriziato veneziano nei territori confiscati ai nobili padovani ribelli. Nel Settecento l’affermazione dell’Illuminismo e degli interessi "enciclopedici" per tutti i saperi e in modo particolare per quelli legati alla natura hanno fatto riconsiderare il termalismo dedicandovi una grande quantità di studi che contribuì a riscoprire questa pratica terapeutica che anche se non era scomparsa, era di fatto poco considerata. Si avviò così nella zona del Montirone, ricca di sorgenti naturali, un’attività di ristrutturazione edilizia.
Dopo la Prima Guerra Mondiale la tradizionale attività legata alle cure termali conobbe un formidabile sviluppo dovuto alle nuove conoscenze tecnologiche che permisero l’apertura di pozzi artificiali nei pressi dei quali furono realizzati molteplici stabilimenti termali. Nel 1926 la gestione privata delle risorse termali passò al sistema delle concessioni pubbliche e grazie a questo provvedimento aumentò notevolmente il numero degli alberghi ad Abano. Nel secondo dopoguerra fu sviluppata una politica sanitaria di tipo assistenziale che permetteva la fruizione delle terapie termali ad un vastissimo pubblico e di conseguenza furono aperti numerosi pozzi artificiali e costruiti nuovi stabilimenti.
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Abano Terme
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Abano Terme sorge alle pendici dei suggestivi Colli Euganei, vicino a Venezia. La città fa parte delle Terme Euganee - il più importante e antico centro termale d'Europa e tra i primi al mondo per le proprietà curative uniche delle acque e dei fanghi termali. L'acqua termale di Terme Euganee è classificata come salso-bromo-iodica e, assieme al fango termale, consente di curare numerose malattie, ad es. dell'apparato muscolare ed osteoarticolare, delle vie respiratorie o del sistema nervoso. La città vanta una lunga tradizione termale e dispone di una vasta offerta turistica, sia delle strutture alberghiere sia per quel che riguarda i servizi aggiuntivi.
Favoloso
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Italia
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I nostri articoli sono molto informativi.
Monumenti e Luoghi d'Interesse d'Abano Terme
Viale Delle Terme è la principale zona pedonale, sulla quale si affacciano giardini e raffinati negozi,bar e ristoranti, alberghi e locali. Il viale collega il centro storico con la zona termale, dove si trovano le sorgenti del Montirone e gli stabilimenti termali più antichi: il Todeschini, l'Orologio e il Trieste Victoria. Vi si trovano due siti di grande interesse: Il Duomo di San Lorenzo e la recente Piazza del Sole e della Pace, detta anche Piazza della Meridiana per la splendida meridiana ideata dall'astronomo aponense Salvador Condè. La Meridiana-orologio è realizzata a marmi policromi ed è una delle più grandi d'Europa (3000 mq).
Parco Urbano Termale - gioiello di architettura contemporanea, progettato da uno tra i più importanti architetti e storici dell'architettura, Paolo Portoghesi. Il vasto complesso, che si inserisce armoniosamente nel contesto urbanistico e architettonico della città termale, è concepito come unico, grande prato continuo lungo 3 km, percorso da viottoli pavimentati e piste ciclabili, ricco di piante e alberi d'alto fusto sistemati lungo il viale principale. Alterna spazi verdi ai negozi, uffici, piste ciclabili, fontane, colonne monumentali e centinaia di piante che adornano tutto il parco.
Grand Hotel Orologio – questo bellissimo edificio fu costruito nel 1700 dalla nobile famiglia padovana dei Dondi dall’Orologio, nel secolo successivo venne ampliato e fu aggiunta la facciata neoclassica (1825) ad opera di Giuseppe Jappelli, uno dei massimi esponenti dello stile neoclassico nel Veneto. Nonostante sia chiuso da anni, rimane sempre uno degli emblemi della storia di Abano.
Grand Hotel Trieste & Victoria, leggendario albergo storico sulla zona pedonale fu costruito nel 1911. Qui ebbe sede il Comando Supremo Italiano durante la Prima Guerra Mondiale (1918) e il Generale Armando Diaz era solito soggiornare in un appartamento del primo piano.
Colle del Montirone, un tempo ricco di sorgenti termali, ancora oggi custodisce le vasche in pietra con acqua calda e fumante. L’ingresso monumentale al parco è costituito da un portale con colonnato corinzio. In prossimità si trova una colonna dorica sormontata da una coppa avvolta tra le spire di un serpente, progettata da Giuseppe Jappelli che nel 1825 celebrò con questo monumento l’arrivo dell’Imperatore Francesco I d’Austria. Nei due edifici ai lati dell'ingresso sono ospitate la Pinacoteca Civica al Montirone, che raccoglie dipinti, disegni ed incisioni realizzati tra il XV e il XX secolo, e la Galleria comunale d'Arte Contemporanea, sede di mostre temporanee.